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La Threat Intelligence contro il Dark Web

La Threat Intelligence contro il Dark Web

By francesco

Le più recenti scoperte in ambito tecnologico hanno permesso anche ai cyber criminali di sperimentare nuove tipologie di minacce con lo scopo di colpire le reti aziendali. Dopo le prime sperimentazioni del 2021, anno che ha visto una crescita del 10% nel numero degli attacchi, anche per questi ultimi restanti mesi del nuovo anno la situazione non sembra essersi stabilizzata. Anzi è tutto il contrario: nuovi ransomware e virus devastanti sono stati progettati sulla scia del periodo pandemico e del nuovo conflitto ucraino-russo. Al mutare del panorama legato ai cyber attack anche le strategia di sicurezza delle aziende hanno il bisogno di riorganizzarsi e trasformarsi. Firewall ed antivirus potrebbero ormai non bastare. Meglio allora giocare d’anticipo analizzando ed intercettando le mosse degli avversari, prima che sia effettivamente troppo tardi per poter recuperare. La soluzione migliore consiste nell’affidarsi alle moderne soluzioni di Threat Intelligence per scandagliare il Dark Web e venire a conoscenza delle nuove minacce prima che possano colpire indelebilmente l’azienda. 

Cosa c’entra il Dark Web?

È lecito domandarsi perché le analisi di intelligence siano così importanti, e allo stesso tempo perché debbano essere rivolte proprio verso quella parte oscura della rete. Procediamo per gradi e cerchiamo di risolvere un quesito alla volta. La risposta è da riscontrarsi, come spesso accade, nell’analisi del problema, con il fine di venire a conoscenza dei meccanismi nascosti dietro le nuove minacce e poter di conseguenza indirizzare il processo decisionale di risposta basandosi su dati certi. Applicare questo tipo di analisi al Dark Web è un modo per studiare il comportamento degli avversari, visto che è da lì che partono gli attacchi hacker più pericolosi. Nella parte sommersa del Web è possibile accedere ad informazioni preziose sulle minacce e sui potenziali target, altrimenti non accessibili attraverso ricerche convenzionali. Un compito non facile se si calcola la mole di informazioni che circola in questo universo parallelo. Proprio in questo momento entra in gioco la Threat Intelligence, permettendo di avere accesso ad informazioni strategiche sulle intenzioni dei cyber criminali e di calcolare così il rischio potenziale o imminente di un attacco.  

I vantaggi legati all’uso della Threat Intelligence

L’intelligenza artificiale si sta rivelando sempre più un alleato fidato per chiunque voglia proteggere l’incolumità della propria attività online. Grazie a questa tecnologia è infatti possibile individuare in tempo reale segnali precoci di un accesso o un movimento sospetto all’interno della rete. Un modo per monitorare costantemente le vie di accesso da cui partono le minacce informatiche, la dimensione dark della rete per capirci, e per sapere in anticipo come poter reagire. L’obiettivo della ricerca è fornire al team di esperti un’informazione contestualizzata, tempestiva e accurata. Un indizio che permetta in modo proattivo di anticipare la minaccia prima che possa generare il panico all’interno del sistema aziendale. Una mossa che si potrebbe tradurre in un vantaggio competitivo stavolta non sui competitors, ma sui virus che minacciano la salute della società. Vanno analizzate fonti diverse, interne ed esterne, per poter reagire ad un evento malevolo prima che esso si verifichi.