Richiedere la rimozione di contenuti doxxing su Google
13 Ottobre 2021
Come richiedere la rimozione di contenuti doxxing su Google? Il termine doxxing o doxing va a unire due termini – drop e box – che possiamo eventualmente spiegare come la distribuzione di documenti. Tuttavia, questa azione è da intendersi come nociva, perché parliamo della condivisione di contenuti di un certo tipo, come foto, video, informazioni personali e private di una persona. Ed è qui che entra in gioco Google, ma non solo: anche il diritto all’oblio e alla deindicizzazione, così come il concetto di privacy sul web.
Cos’è il doxing
La condivisione di informazioni di contatto è un vero e proprio problema, perché molti dati vengono spesso divulgati senza prima chiedere l’effettiva autorizzazione. Il termine doxing non è in ogni caso nuovo, ma deriva dagli anni ’90, soprattutto nell’ambiente degli hacker, dove l’anonimato era una questione molto importante da rispettare.
Come funziona il doxing
Negli ultimi anni, tuttavia, il doxing si è esteso a macchia d’olio, ed è talvolta un’arma a doppio taglio, dal momento in cui può avvenire sotto forma di minaccia. Spesso, gli hacker in questione chiedono una sorta di scambio per non condividere info preziose, come indirizzo di residenza, numero di telefono personale o di previdenza sociale, info su conti bancari e carta di credito.
Come eliminare contenuti doxxing su Google
Naturalmente, il motore di ricerca Google è dovuto intervenire a riguardo, dando la possibilità a tutti di richiedere la rimozione di link doxing, negativi o diffamanti dai risultati. La richiesta di rimozione di informazioni personali su Google deriva anche dal concetto stesso di privacy sul web, di cui ultimamente si sente tanto parlare.
Google, nello specifico, permette di riempire un modulo per eliminare i contenuti doxxing sul web, andando a deindicizzare i link dai risultati di ricerca. Una volta inviato il modulo, ovviamente il gigante di Mountain View esaminerà la richiesta e ti invierà una notifica con l’azione intrapresa.
Il diritto all’oblio e alla deindicizzazione
A tal proposito, è importante tenere a mente due concetti relativamente nuovi del web: ci riferiamo al diritto all’oblio e al diritto alla deindicizzazione. Di seguito, la definizione del primo.
“L’interessato ha il diritto di ottenere dal titolare del trattamento la cancellazione dei dati personali che lo riguardano senza ingiustificato ritardo e il titolare del trattamento ha l’obbligo di cancellare senza ingiustificato ritardo i dati personali.”
Il diritto alla deindicizzazione, invece, avviene come naturale conseguenza del diritto all’oblio, dal momento in cui abbiamo la facoltà di richiedere l’eliminazione di notizie, link negativi o doxxing dal web, perché tutelare la nostra privacy per fortuna un nostro diritto.
“Consente un’operazione sostanzialmente differente dalla rimozione/cancellazione di un contenuto: non lo elimina, ma lo rende non direttamente accessibile tramite motori di ricerca esterni all’archivio in cui quel contenuto si trova.”