Perchè‚ devo comprovare che non sono un robot
16 Marzo 2022
Forse i motivi possono essere ben immaginabili, ma in fondo, perché dobbiamo far sentire a Google che non siamo dei Robot? Da ormai un solido decennio possiamo vedere questo controllo un po’ ovunque, specialmente in certe occasioni nel quale la nostra connessione può risultare come “Sospetta” e che richiede perciò qualche analisi in più.
Ma anche se questo sistema è stato acquisito ed utilizzato globalmente dal 2009 in poi, come mai Google non ha inventato attualmente un sistema più adeguato per rivelare i “robot”? Cominciando dal fatto che questi non sono altro che programmi che compilano automaticamente istruzioni per completare varie operazioni (truffaldine o meno) è chiaro che a più di 10 anni di distanza vi sia almeno qualche sistema ideale per fare la differenza fra un Robot ed un Umano.
A tutti gli effetti il CAPTCHA e ReCAPTCHA hanno subito qualche evoluzione. Una volta tutto quello che bisognava mettere erano un paio di parole che comparivano in un immagine – questo sistema è ancora usato in alcuni luoghi, ma Google va specificatamente per il suo fatto di foto con vari test in allegato.
Questo perché nel tempo, anche i Bot sono migliorati. Ma in verità sono migliorati fino al punto in cui questi ReCAPTCHA possono essere saltati se il sistema viene ingannato sufficientemente, oppure se il Bot stesso – soprattutto per come funzionano al giorno d’oggi – è addestrato quel che basta per fare la differenza fra i tantissimi test di Google. Per dato di fatto è anche possibile avviare un test all’infinito, usando i metodi necessari, così da lasciare il Bot a comprendere come ingannare Google.
Ma allora perché non si trova un modo più fluido per eseguire il CAPTCHA? La verità è che Google in realtà utilizza questo test per attualmente addestrare i proprio sistemi a rilevare cose, ambienti e persone. Noi stiamo infatti fornendo dettagli precisi su cosa è un mezzo, un oggetto preciso, o semplicemente parte d’un ambiente che un sistema computerizzato attualmente non può riconoscere. Questo è anche il motivo per il quale il sistema a volte può passarci per buoni anche tentativi che sono sfacciatamente sbagliati, considerando che l’IA stessa usata da Google a volte non sa fare la differenza. Ovviamente dopo tanti anni di test, è un po’ difficile confonderla, ma è anche il motivo per il quale Google presenta sempre qualche foto diversa con test da completare sempre differenti.
Ecco perché perciò dobbiamo comprovare che non siamo dei Robot – o dei Bot. E’ sia per tenere alla larga sistemi automatizzati (fra i più semplici), persone che fanno uso di Proxy e VPN non autorizzati (come TOR) o anche per testare e migliorare l’ormai gigantesco conglomerato che è l’intelligenza artificiale di Google, fra Lens ed altri dispositivi.